Nobel per la medicina 2011 a tre scienziati per le loro scoperte sull’«immunità innata»

Il Nobel per la medicina è stato assegnato a tre scienziati «per le loro scoperte riguardanti l’attivazione dell’immunità innata»: l’americano Bruce Beutler, 54 anni, il lussemburghese Jules Hoffmann, 70 anni e il canadese Ralph Steinman, 68 anni, deceduto per un cancro al pancreas il 30 settembre scorso, come ha comunicato la Rockefeller University in un
comunicato: «Gli era stato diagnosticato il cancro 4 anni fa» sottolineano, e la sua aspettativa di vita era stata prolungata usando proprio i suoi studi sull’immunoterapia.
I tre scienziati insigniti del premio hanno rivoluzionato la comprensione del sistema immunitario, evidenziando per la prima volta i principi chiave per la sua attivazione. Bruce Beutler e Jules Hoffmann, premiati per le loro scoperte sull’attivazione dell’immunità innata, e Ralph Steinman, insignito del prestigioso riconoscimento per il lavoro sulle cellule dendritiche e sul loro ruolo nell’immunità adattativa, hanno contribuito a svelare alcuni dei più importanti segreti del modo in cui il nostro organismo si difende dagli attacchi esterni.

Beutler e Hoffmann hanno scoperto le proteine dei recettori in grado di riconoscere tali microrganismi e attivare l’immunità innata, il primo passo della risposta del nostro sistema di difesa. Steinman ha invece scoperto le cellule dendritiche del sistema immunitario e la loro capacità unica di attivare e regolare l’immunità adattativa, ossia la fase successiva della risposta di difesa durante la quale i microrganismi vengono cancellati dal corpo.
Le scoperte dei tre premi Nobel hanno rivelato il modo in cui le fasi della risposta immunitaria, innata e acquisita, vengono attivate, fornendo quindi nuove conoscenze dei meccanismi delle malattie. Il loro lavoro ha aperto nuove strade per lo sviluppo della prevenzione e della terapia di infezioni, cancro e patologie infiammatorie.

Jules Hoffmann ha compiuto la sua scoperta nel 1996, quando con i suoi collaboratori si è concentrato sullo studio dei moscerini della frutta e del modo in cui combattono le infezioni. Il team ha analizzato insetti con mutazioni a livello di numerosi geni tra cui il ‘Toll’, coinvolto nello sviluppo embrionale come precedentemente dimostrato da Christiane Nüsslein-Volhard (premio Nobel 1995). Infettando i moscerini con batteri o funghi, Hoffmann scoprì che i Toll mutanti morivano perché non erano in grado di scatenare una difesa efficace. Lo scienziato ha anche concluso che il gene è coinvolto nella rilevazione dei microrganismi patogeni e che la sua attivazione è necessaria per una difesa efficace contro di essi.
Bruce Beutler era invece alla ricerca del recettore che si lega al lipopolisaccaride (Lps), l’involucro esterno dei batteri, causando shock settico. Nel 1998, Beutler e i suoi colleghi hanno scoperto che i topi resistenti al Lps avevano una mutazione in un gene molto simile a quella del gene Toll nei moscerini della frutta. Il recettore simil-Toll (Tlr) si è rivelata la chiave. Quando si lega al Lps vengono attivati i segnali che causano infiammazione e, quando le dosi di Lps sono eccessive, lo shock settico. Questi risultati hanno dimostrato che i mammiferi e i moscerini della frutta utilizzano molecole simili per attivare l’immunità innata quando incontrano i microrganismi patogeni.

Ralph Steinman ha scoperto, nel 1973, un nuovo tipo di cellule che ha ribattezzato “dendritiche”. La sua ipotesi era che potessero avere un ruolo importante nel sistema immunitario, perché in grado di attivare le cellule T, chiavi dell’immunità acquisita e base per la creazione di una memoria
immunologica nei confronti di diverse ‘minacce. I risultati dei suoi studi furono inizialmente accolti con scetticismo, ma il suo lavoro successivo ha dimostrato che le cellule dendritiche hanno davvero una capacità unica di attivare le cellule T. Grazie a ulteriori approfondimenti si è scoperto che i segnali derivanti dalla risposta immunitaria innata e rilevati dalle cellule dendritiche sono quelli che controllano l’attivazione delle cellule T. Questo consente al sistema immunitario di reagire nei confronti dei microrganismi nemici.
Chi sono:

Bruce A. Beutler è nato nel 1957 a Chicago, dove si è laureato nel 1981. Successivamente si è trasferito nella Rockefeller University di New York e poi nell’università del Texas a Dallas. È qui che ha fatto la scoperta che gli è valsa il Nobel, quella del recettore Lps (Lipopolisaccaride), il
componente del sistema immunitario che riconosce i batteri. Dal 2000 insegna nell’istituto californiano Scripps.

Jules A. Hoffmann, che condivide il premio con Beutler, è nato a Echternach (Lussemburgo) nel 1941. Ha studiato in Francia, nell’università di Strasburgo, dove si è laureato nel 1969. Dopo un periodo trascorso in Germania, è tornato a Strasburgo, dove ha diretto un laboratorio dal 1974 al 2009. Dal 2007 al 2008 ha diretto l’Istituto di biologia cellulare e molecolare, sempre a Strasburgo, ed è stato presidente dell’Accademia francese delle scienze.

Ralph M. Steinman è nato nel 1943 in Canada, a Montreal, dove ha studiato biologia e chimica nella McGill University.
Successivamente si è trasferito negli Stati Uniti, a Boston, dove ha studiato medicina ad Harvard. Ha cominciato a lavorare nella Rockefeller University di New York nel 1970, dove ha insegnato Immunologia a partire dal 1988 e dove attualmente dirige il Centro di Immunologia. Steinman è decudto per cancro al pancreas il 30 settmebre scorso.

da Sole24Ore Sanità

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Pubblicato da drsilenzi

Medico specialista in Igiene e Medicina Preventiva, PhD in Sanità Pubblica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma. Attualmente opera presso la Direzione Strategica dell'Agenzia di Tutela della Salute di Brescia ed è membro del Comitato Direttivo del Centro di Ricerca e Studi sulla Leadership in Medicina dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 2014 riveste la carica di Vice Presidente Vicario della Società Italiana di leadership e Management in Medicina – SIMM (www.medici-manager.it).

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