(AGI) – Roma, 2 giu. – La variante di “Escherichia coli” che sta causando un’epidemia in Germania (17 morti) e un decesso in Svezia “non e’ mai stata vista prima in un focolaio di infezione”. L’allarme arriva dall’Oms (l’Organizzazione mondiale della Sanita’), nel giorno in cui esperti cinesi, che fanno parte di una rete di laboratori allertati per analizzare campioni di Dna giunti dall’Europa, hanno parlato di “un nuovo ceppo altamente infettivo e tossico” e resistente “ad alcuni tipi di antibiotici”.
La nuova variante e’ una forma mutante e piu’ virulenta, che combina due diversi ceppi (l’Escherichia coli entero-aggregativo e l’Escherichia coli entero-emorragico), insieme ad altre componenti genetiche sconosciute. La combinazione ha dato come risultato un batterio molto aggressivo, che rimane pu’ tempo nell’intestino e provoca danni molto piu’ persistenti. Nei casi piu’ gravi, il risultato e’ la cosiddetta sindrome uremico emolitica, che da’ danni anche ai reni e puo’ portare alla morte.
[…] Per gli esperti, comunque, il batterio killer non deve far paura: basta lavarsi le mani, seguendo semplici regole d’igiene e naturalmente avere buon senso, come ha spiegato Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di Igiene all’Universita’ Cattolica di Roma e Presidente della terza sezione del Consiglio superiore della Sanita’. “Lavarsi le mani prima di mangiare o quando si manipolano gli alimenti; al ristorante stare attenti al consumo di cibi crudi e di quelli cotti o conservati male; evitare alimenti a rischio soprattutto in estate quando il caldo fa ‘scoppiare’, proliferare i batteri: al bando quindi creme, insalate russe o cibi a base di uova, soprattutto quando sono esposti su piatti fuori dal banco frigo”.