La comunità scientifica è divisa sulle conseguenze dei telefonini sul cervello. Sono due i principali studi che ne analizzano gli effetti, Ip e Hardell. Il primo (parzialmente) li scagiona, il secondo li accusa. Ma l’Oms interviene e non esclude il nesso causale tra onde elettromagnetiche e cancro: al termine di una settimana di studi a Lione dove 31 specialisti da 14 Paesi hanno passato in rassegna la migliore letteratura scientifica sul tema l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), ha modificato la sua precedente posizione. “Le prove, che continuiamo a raccogliere, sono forti abbastanza per giungere a questa conclusione” ha dichiarato Jonathan Samet, a capo del gruppo di lavoro, “e per includere i telefonini nella categoria dei carcinogeni di tipo 2B”.
Uno studio pubblicato su Jama dimostra come l’esposizione al cellulare modifichi il metabolismo del glucosio nel cervello. “Non conosciamo ancora l’esito di questo cambiamento, ma sappiamo che è il telefonino a provocarlo. E nessuno d’ora in poi potrà più sostenere il contrario. Il consiglio – scrive Nora Volkow, coordinatrice dello studio – è di cercare di mantenere il cellulare il più possibile lontano dalla testa, utilizzando appositi auricolari o la funzione vivavoce’.