Eccessivi tempi medi per l’accesso alla professione rispetto al contesto EU, impossibilità del raggiungimento del massimo pensionistico, proibitivo e tardivo accesso all’oneroso istituto del riscatto degli anni di laurea: sono queste le criticità che inducono il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) a chiedere al Governo ed al Legislatore di intervenire con urgenza al fine di migliorare la condizione previdenziale delle giovani generazioni di medici. La Manovra Finanziaria che sta per essere sottoposta dal Governo all’approvazione del Parlamento potrebbe essere la sede più opportuna per risolvere l’annoso problema dell’attuale duplice ed iniquo inquadramento previdenziale dei medici specializzandi in ENPAM ed in INPS. Lo sostengono i Giovani Medici (SIGM) a seguito dell’incontro intercorso in data odierna al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale con il Consigliere Giuridico del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Francesco Verbaro, ed il Direttore Generale delle Politiche Previdenziali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Dott. Edoardo Gambacciani.
<<Rivolgiamo un appello a Governo e Legislatore affinchè si recepisca attraverso un apposito emendamento alla Finanziaria la proposta del SIGM di inquadramento esclusivo dei medici in formazione specialistica nell’ENPAM, Cassa Previdenziale di riferimento per i medici. Tale intervento faciliterebbe una migliore valorizzazione dei contributi versati medici specializzandi, altrimenti scarsamente produttivi ai fini della costruzione del profilo pensionistico, di per sé reso meno conveniente dalla riforma del sistema previdenziale che da retributivo è divenuto contributivo>>.
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Bisogna scioperare ad oltranza.