Se Mario Monti sarà il prossimo presidente del Consiglio, è probabile, secondo quanto si è appreso, che ci sarà una riduzione del numero dei ministri.
L’attuale Governo Berlusconi ha, oltre il premier, 13 ministri con portafoglio e 10 ministri senza portafoglio. Nel dicembre 2009 con la legge 172, il Governo Berlusconi ha anche provveduto a sdoppiare il ministero del Welfare, creando il ministero della Salute guidato da Ferruccio Fazio.
Monti dovrà decidere se mantenere o meno l’attuale assetto ministeriale, anche per quanto riguarda i rapporti fra regioni e Governo in materia sanitaria e potrebbe quinadi riaccorpare la Salure a Lavoro e Previdenza in un nuovo ministero del Welfare.
L’indiscrezione sull’intenzione di Monti di tornare alla legge Bassanini nella sua versione originale prima della promozione a ministro della salute di Ferruccio Fazio è circolata insistemente in giornata, creando allarme soprattutto fra le Regioni, grandi sponsor della rinascita del ministero della Salute. Calano dunque nel totoministri legato a Monti le quotazioni di Umberto Veronesi e dello stesso Fazio, ministri tecnici della Salute nei governi di centrosinistra e centrodestra ma spendibili solo nel settore sanitario, materia di loro stretta competenza
I ministeri senza portafoglio – quelli che “rischiano” di più – sono : Rapporti con le regioni (Fitto), Programma di Governo (Rotondi), Pubblica amministrazione e innovazione (Brunetta), Pari opportunità (Carfagna), Politiche Ue (Bernini), Rapporti con il Parlamento (Vito), Riforme per il Federalismo (Bossi), Gioventù (Meloni), Semplificazione normativa (Calderoli), Turismo (Brambilla ma solo dall’8 maggio 2009).
dal Sole24Ore Sanità