#Stabilità Se ancora una volta la #sanità deve fare la parte di Davide contro Golia nell’agenda del Governo: grande preoccupazione per la mancanza di fondi per la formazione post laurea di area sanitaria. Si trovi un equilibrio o l’emorragia di @giovanimedici sarà inarrestabile.

 Se ancora una volta la sanità deve fare la parte di Davide contro Golia nell’agenda del Governo allora si trovi un equilibrio tra la difesa delle eccellenze nazionali messe a dura prova dall’inefficienza storica di alcune regioni (a quando il contenimento reale di un regionalismo spinto già abbondantemente fallito se la sanità in metà delle regioni è commissariata?) ed il futuro della sanità italiana, i giovani medici e professionisti della salute formati a “fondo perduto” e lasciati al palo!! Che i decisori non sappiano che specializzazione e diploma di #medicinagenerale sono requisiti essenziali per operare nel Servizio Sanitario Nazionale?

Deprecabile puntare il dito in maniera ideologica e populista contro realtà di eccellenza che hanno dovuto soffrire problemi innescati dall’infima realtà sanitaria della regione in cui operano. Basta fare il nome del Policlinico Gemelli e dell’Ospedale Bambin Gesù per capire che si sta parlando di eccellenze messe a dura prova da politiche regionali irresponsabili. Si parla di eccellenze nazionali e nel periodo storico della libera circolazione dei pazienti in EU sarebbe ancora più irresponsabile chiedere a chi opera in una sanità di alto livello di pagare colpe non proprie (storica mancata erogazione di pagamenti di prestazione da parte della Regione).

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Non possiamo che esprimere grande preoccupazione, come SIGM, nell’apprendere da fonti Parlamentari che gli emendamenti alla Legge di Stabilità di interesse per l’incremento del capitolo di spesa per la formazione specialistica dei laureati in medicina e chirurgia ed in altre discipline di area sanitaria presentati a seguito della manifestazione “Investire sui giovani della Sanità X Investire sul futuro del nostro SSN” del 7 novembre u.s. (leggi qui) potrebbero non essere recepiti nel maxi-emendamento governativo. Sappiamo bene che, qualora le richieste di migliaia di giovani futuri professionisti della salute dovessero essere disattese, ne conseguirebbero gravissime ripercussioni sulla già carente programmazione delle risorse umane in sanità e sulla salute dei cittadini.

I Giovani Medici (SIGM) hanno lanciato un appello al Governo ed in particolare al Presidente On. Letta ed ai Ministri On. Lorenzin, On. Carrozza e On. Saccomanni, affinché tra le tante priorità all’attenzione dell’Esecutivo sia ricompresa la sostenibilità ed il rilancio della formazione post laurea di area sanitaria, recependo i contenuti degli emendamenti 10.182 (utile a trasformare il corso specifico di medicina generale in scuola di specializzazione dando ai formandi in medicina generale pari dignità rispetto ai colleghi specializzandi), 10.183, 10.184 (utili a garantire un incremento del capitolo di spesa per il finanziamento di 5.000 contrati di formazione specialistica di area medica del prossimo triennio) e 10.185 (utile a garantire un incremento del capitolo di spesa per il finanziamento nel triennio 2013/2016 di 5.000 contratti di formazione specialistica di area medica e 1.000 contratti per gli specializzandi non medici).

In assenza di un intervento utile a incrementare il finanziamento per il prossimo biennio, in attesa che di esplichino gli effetti della rimodulazione della tipologia e durata delle scuole introdotta dalla “Legge Carrozza”, per gli anni accademici 2013/2014 e 2014/2015 saranno finanziabili soltanto circa 2.300 contratti di formazione a fronte del quadruplo di potenziali concorrenti tra laureati e neolaureatiné sarà previsto contratto alcuno per gli specializzandi non medici iscritti alle scuole di specializzazione di area sanitaria con tutti gli obblighi previsti per i medici.

AS

Pubblicato da drsilenzi

Medico specialista in Igiene e Medicina Preventiva, PhD in Sanità Pubblica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma. Attualmente opera presso la Direzione Strategica dell'Agenzia di Tutela della Salute di Brescia ed è membro del Comitato Direttivo del Centro di Ricerca e Studi sulla Leadership in Medicina dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 2014 riveste la carica di Vice Presidente Vicario della Società Italiana di leadership e Management in Medicina – SIMM (www.medici-manager.it).

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