Nuove linee guida per la trasparenza dei rapporti finanziari tra industria e università e per nuovi modelli di professionalità nell’insegnamento della medicina. Ecco il titolo di un articolo scritto da Anand Reddi, giovane ricercatore dell’University of Colorado School of Medicine, su Jama Pediatrics. «Nel maggio 2011 studenti e docenti della Scuola medica dell’’Università del Colorado (Ucsom) hanno proposto una politica di divulgazione dei conflitti di interessi dei docenti durante le attività di formazione degli studenti. Dopo un anno di dialogo con i docenti, il Senato accademico ha approvato la mozione all’unanimità» spiega Reddi, già vincitore del Thomas Jefferson Award, una delle più alte onorificenze dell’Università del Colorado. In medicina accademica, un principio emergente di professionalità è la gestione trasparente dei rapporti finanziari tra docenti e industria, una collaborazione di vitale importanza per la scoperta e lo sviluppo di nuovi farmaci e dispositivi. Allo stesso tempo, tuttavia, il legame tra industria e accademia non è privo di rischi, data l’associazione significativa tra sponsorizzazione finanziaria e conclusioni pro-industria di medici e scienziati.
«La maggior parte delle scuole mediche statunitensi chiedono ai docenti di comunicare i conflitti di interessi prima della pubblicazione di articoli scientifici, ma non ne richiedono la divulgazione agli studenti di medicina durante lezioni, seminari o altri contesti educativi. Così nel giugno 2011 Reddi ha proposto, a nome degli studenti dell’American Medical Association (Ama), una risoluzione che invitava il Comitato di collegamento sull’educazione medica (Lcme) ad adottare nuove normative per incoraggiare i docenti delle scuole mediche nazionali a rivelare i conflitti di interessi durante la formazione medica. «L’assemblea dei delegati dell’Ama ha adottato la risoluzione, trasmettendola per renderla operativa al Lcme, autorità di accreditamento per tutte le scuole mediche statunitensi, nonché punto focale per la creazione di linee guida nazionali per la formazione medica» continua il giovane ricercatore. Il prossimo passo? Per ottenere l’attuazione della risoluzione l’Ama sta lavorando con l’Associazione delle università americane, e ha già trasmesso le nuove regole a ogni scuola di medicina, a ciascun amministratore dei programmi di formazione medica e a tutti gli ospedali universitari degli Stati Uniti.