L’allarme degli universitari: costretti ad importare chirurghi in 10 anni.

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Senza un intervento legislativo capace di rimuovere i vincoli che oggi gravano sui percorsi formativi, fra dieci anni l’Italia sarà costretta a «importare» chirurghi dall’estero: lo ha detto il presidente dell’Ordine dei Medici di Siena, Fulvio De Pascalis, intervenuto al IX congresso della Sicu (Società italiana dei chirurghi universitari), i cui lavori sono stati avviati ieri per concludersi sabato 18. Assente dai lavori i rappresentanti della politica, come ha lamentato Enrico Pinto, presidente del congresso. «Dispiace» ha detto Pinto «che nessuno dei politici, con la lodevole eccezione del sindaco di Siena, abbia risposto al nostro invito. La tavola rotonda alla quale avrebbero dovuto partecipare il presidente della Regione Toscana e un rappresentante del governo, dedicata alla ricerca e al rapporto fra industria e ricerca, vede presente soltanto il rappresentante di una prestigiosa multinazionale. È la conferma amara del ritardo della politica rispetto al bisogno di innovazione e ricerca e alle sfide che vengono dal mondo della salute».

Pubblicato da drsilenzi

Medico specialista in Igiene e Medicina Preventiva, PhD in Sanità Pubblica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma. Attualmente opera presso la Direzione Strategica dell'Agenzia di Tutela della Salute di Brescia ed è membro del Comitato Direttivo del Centro di Ricerca e Studi sulla Leadership in Medicina dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 2014 riveste la carica di Vice Presidente Vicario della Società Italiana di leadership e Management in Medicina – SIMM (www.medici-manager.it).

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